Il volume prende in esame i libri fotografici più interessanti e innovativi apparsi in Italia nel decennio in cui si sviluppa nel nostro Paese la fotografia «moderna». Un’editoria di confine, che oscilla tra ricerca visiva autonoma (a partire dal ritrovato sperimentalismo in ambito futurista) e un uso ‘funzionale’ dell’illustrazione fotografica, nei due campi paralleli, e spesso incrociati, della pubblicità e della propaganda.
Le grandi imprese italiane (Olivetti, Fiat, Snia Viscosa, Montecatini, ecc.) riconoscono in quegli anni l’importanza di legare la propria immagine a progetti grafici innovativi, in cui la fotografia svolge un ruolo ben più efficace rispetto al disegno; nello stesso tempo il regime fascista, conclusa la sua prima fase di espansione e consolidamento, scopre la potenza della fotografia e delle tecniche d’avanguardia, soprattutto del fotomontaggio, nell’ambito di quelle pratiche promozionali e autocelebrative di cui ha sempre più bisogno per pilotare e mantenere il consenso.
Il libro raccoglie e illustra circa cento opere, che emergono da una produzione editoriale quasi dimenticata (se non rimossa), ma cospicua e spesso di notevole livello, molte delle quali dovute al lavoro di artisti di punta del periodo, tra cui Antonio Boggeri, Erberto Carboni, Franco Grignani, Bruno Munari, Giuseppe Pagano, Luigi Veronesi: tracciando, possiamo dire, la breve e intensa storia del modernismo grafico e fotografico in Italia.

Giorgio Grillo vive e lavora a Firenze. Si è occupato di letteratura italiana del Novecento, curando tra l’altro l’edizione critica dei Canti Orfici di Dino Campana. Da tempo raccoglie fotografie e libri fotografici, con particolare attenzione verso la fotografia delle origini e le avanguardie storiche del secolo scorso.

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